Gli eventi OMEGA sono la prova dell’esistenza di vita intelligente oltre all’essere umano?
Non possiamo affermarlo con certezza, né escluderlo completamente.
Secondo la teoria delle stringhe, il nostro universo e il tessuto spazio-tempo che lo compone, per essere spiegato, richiede più di 10 dimensioni, il che apre alla possibilità che gli eventi OMEGA siano manifestazioni di dimensioni aggiuntive o alternative ancora non comprese dalla scienza convenzionale. Questi fenomeni potrebbero essere, quindi, semplici fluttuazioni extradimensionali che interagiscono con le 4 dimensioni che siamo in grado di esperire, ma nessuno può attualmente dirlo con certezza.
È, tuttavia, possibile che gli eventi OMEGA siano anche il risultato di interazioni con esseri provenienti da altri mondi. Queste ipotetiche entità “altre” potrebbero aver trovato il modo di attraversare l’enormità del cosmo o di travalicare i vincoli delle barriere dimensionali. Gli innumerevoli avvistamenti di UFO e UAP in concomitanza del verificarsi di eventi OMEGA potrebbero avallare questa teoria. 

Qualcuno, all’interno dei gruppi di investigazione più radicali, ipotizza che potrebbe addirittura trattarsi dell’umanità stessa, che in un futuro non troppo lontano ha iniziato, o sta per iniziare, a interagire con i fenomeni liminali, rendendo gli eventi OMEGA il risultato di esperimenti o evoluzioni tecnologiche che in quella linea temporale stanno spingendo la nostra razza oltre i propri limiti.

Attualmente non esiste nessuna spiegazione rigorosa per il verificarsi degli eventi OMEGA, né per i loro effetti. Nessuno è in grado di prevedere la loro comparsa o il loro impatto, relegando i pochi a conoscenza del fenomeno a poco più che testimoni, chiamati il più delle volte a opporsi a una minaccia totalmente ignota.

Perché non si verificano più eventi OMEGA di impatto mondiale?
Sono ormai trascorsi 40 anni dall’ultimo evento OMEGA di rilevanza planetaria documentato, avvenuto nell’autunno del 1984. Tale evento, la cui natura e dettagli rimangono tuttora secretati, rappresenta l’ultima manifestazione di un fenomeno che ha sfidato le leggi della fisica e la comprensione scientifica convenzionale su scala così grande. Dopo quel momento si sono verificate altre anomalie che, tuttavia, non hanno messo in pericolo centri abitati o larghe fette della popolazione. Da allora, le Agenzie e gli Istituti di Ricerca, operanti sotto l’egida della misteriosa Lighthouse - organismo sovranazionale istituito dall’ONU per affrontare tali anomalie - sono rimaste dormienti e tra le loro fila si sono avvicendate quasi due generazioni di agenti. Sebbene abbiano continuato a prepararsi per un eventuale ritorno degli eventi OMEGA di classe planetaria, la maggior parte del personale attualmente in servizio ha affrontato in prima persona solo fenomeni a basso coefficiente di liminalità.
Lighthouse ha, nel corso degli anni, condiviso con gli agenti informazioni sugli eventi passati con estrema cautela e parsimonia, ritenendo tale divulgazione rischiosa tanto per la sicurezza globale quanto per la comprensione stessa del personale coinvolto. I report e i dati sono stati deliberatamente frammentati e compartimentati, lasciando così molte domande senza risposta anche tra coloro che operano all’interno della stessa organizzazione. 

Gli eventi OMEGA possono essere previsti?

Alcuni Ricercatori hanno in passato ipotizzato che gli eventi OMEGA seguono un ciclo preciso, per quanto difficile da prevedere. Tali fenomeni non si verificherebbero in modo completamente casuale, ma piuttosto come parte di una sequenza ricorrente che cresce progressivamente in intensità. Ogni ciclo potrebbe iniziare con eventi minori per poi culminare in manifestazioni di enorme portata capaci di destabilizzare intere aree del pianeta. Il ciclo sarebbe simile a una molla compressa, che accumula energia fino a un momento di rilascio, o assomigliare a ciò che avviene con i terremoti, dove scosse premonitrici anticipano il cataclisma principale. Se confermata, questa teoria suggerirebbe che il lungo periodo di quiete attuale altro non sia stato che una fase di preludio ad un futuro evento dalle conseguenze potenzialmente devastanti. La scarsità di dati e la segretezza che circonda la natura di questi fenomeni impediscono di validare definitivamente questa ipotesi, ma più di una delle organizzazioni che opera sotto l’egida della Lighthouse sta cercando prove concrete a favore di questa teoria, colloquialmente indicata come Lo Schema.